Cristian Zaccardo ha trovato una nuova squadra. Il giocatore era tornato a far parlare di sé quest’estate, quando pubblicò un annuncio su Linkedin per cercare una società pronto a puntare su di lui. Il suo obiettivo era trovare qualcuno che lo facesse sentire importante e dopo qualche mese di attesa è arrivata la chiamata giusta da Malta: quella dell’Hamrun Spartans. Zaccardo ha così spiegato la sua scelta alla Gazzetta dello Sport: “Mi sento importante. Ho ascoltato varie proposte, da Cipro, dall’Olanda, qualcuna dalla C italiana. Ho parlato anche con dei club di A e di B. Tante chiacchiere. Poca concretezza. Che, invece, ho trovato nei dirigenti maltesi. Mi hanno fatto sentire importante. Hanno un progetto, anche di business e marketing. Hanno portato un campione del mondo del 2006 da loro. E io voglio aiutarli ad arrivare nei primi tre posti che garantiscono i preliminari per l’Europa. Il calcio qui è ancora un po’ indietro, voglio sostenerli nel colmare questo gap”
Secondo Zaccardo sarà un’esperienza stimolante ed è molto felice per il suo imminente esordio: “In squadra ci sono tanti maltesi, come l’allenatore, e alcuni brasiliani. Sono l’unico italiano. Debutterò domenica 15 in casa della prima in classifica il Gzyra. Subito tosta. Si gioca su campi in sintetico, io amo quelli in erba naturale, mi abituerò. Malta è bella, c’è il mare, mi ricorda la Sicilia. Provo delle emozioni. La squadra ha la maglia simile a quella del Milan e, pensando a questo, ho scelto il numero 81, proprio quello che usai a Milano“.
Per il momento la famiglia non lo seguirà in questa avventura ed è proprio questo l’unico neo della sua nuova scelta professionale: “Qualche contro c’è. Mia moglie Alessia, i bambini Nicolò e Ginevra, restano a Milano dove io verrò due giorni a settimana. Qui si gioca il sabato e in un’ora e 50 sono a casa. A casa mi hanno capito. Sanno che volevo giocare e volevo tornare all’estero. Ho fatto tutta la preparazione col Fano, la città di mia moglie. Li ringrazio. Ma questa opportunità mi sembra la migliore. Ho riflettuto, ma non potevo più aspettare. Amo le sfide e questa lo è. Migliorerò l’inglese, ma tanti parlano l’italiano. Vi ho spiazzati eh. Ma qui c’è la voglia di fare calcio. E voglio aiutare la Federazione a diventare grande“.
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